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A Lainate potrebbe presto sorgere una nuova comunità energetica. Scopriamo allora cosa definisce una comunità energetica, in cosa consiste il progetto e chi sono i suoi promotori.

COS’E’ UNA COMUNITA’ ENERGETICA– Come ci ricorda il Vadevecum Enea del 2021, l’autoconsumo di energia si può definire come “una coalizione di utenti che collaborano con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti energetici locali”. L’autoconsumo di energia si può realizzare a tre livelli: individuale e, dal 2020, collettivo e di comunità. Nella modalità di autoconsumo collettivo i consumatori sono ubicati  all’interno di un medesimo edificio (esempio classico: il condominio), mentre la comunità energetica non prevede la condivisione dell’edificio (da qui il concetto di comunità): uno o più utenti della comunità producono l’energia e la condividono con gli altri membri della comunità, utilizzando la rete di distribuzione nazionale.

IL PROGETTO ED IL RUOLO DI CSLS E DI LIVIO CANZI– La comunità energetica che nascerà a Lainate riunirà 5 cooperative della nostra città: CSLS, Coop Italia, Cooperativa 3S, Grappolo e Serena. I pannelli fotovoltaici saranno collocati sopra il tetto della CLSL in Viale Italia e avranno una capacità giornaliera di picco di 400 KW. L’energia prodotta verrà trasportata attraverso la rete pubblica nazionale di Terna, la società che trasmette l’energia elettrica all’intero territorio nazionale, e da lì giungerà anche alle altre 4 cooperative che costituiranno la comunità energetica. Nei giorni con meno luce a disposizione (le giornate nuvolose o quelle autunnali ed invernali, in cui il sole tramonta prima) l’energia prodotta dai pannelli di CSLS non sarebbe sufficente, quindi la comunità attingerà dall’energia elettrica prodotta in modo tradizionale distribuita sempre da Terna; questa richiesta di energia sarà però ampiamente compensata dall’energia prodotta dai pannelli solari nei mesi più luminosi, quando supererà di oltre il 50% l’energia necessaria ai membri della comunità, contribuendo così a quella riserva di energia a cui Terna attinge quotidianamente.

Livio Canzi, presidente di CSLS e referente del progetto

Le ragioni di questo progetto non sono solo etiche, ma anche economiche, come spiegato da Livio Canzi, presidente di CSLS e motore del progetto, grazie anche alla sua competenza tecnica maturata in tanti anni di esperienza lavorativa nel settore dell’energia: “Per ogni MVh prodotto lo Stato riconosce al soggetto un vantaggio economico: poichè il produttore di energia rinnovabile  non sfrutta la rete nazionale, lo Stato gli riconosce una parte del suo risparmio dovuto ai mancati oneri di distribuzione, sottoforma di tariffa premio, da erogare sulla base della quota di energia prodotta, nella fattispecie 110 euro per ogni MVh prodotto”. Livio Canzi ci ha anche spiegato come mai il progetto muove solo ora i suoi primi passi, nonostante la sua attenzione pluridecennale al tema dell’energia rinnovabile: “Fino a poche settimane fa le comunità energetiche potevano avere un impianto di massimo 200 KW di picco perchè attualmente le comunità sono collegate alle cosiddette “cabine secondarie”, la cui capacità è appunto di 200 KW, dunque insufficente per le esigenze della nostra comunità energetica. Il 28 novembre è invece stato pubblicato un bando ministeriale che consentirà il collegamento delle comunità alle cabine primarie, potendo così arrivare fino ad 1 megawatt, cioè a 1000 kilowatt”.

Veduta esterna di parte dello stabilimento della CSLS

I PROSSIMI STEP- Come referente della costituenda comunità, nei giorni scorsi Livio Canzi ha presentato la documentazione iniziale richiesta dal bando. Nel mese di gennaio dovrebbe arrivare a CSLS la richiesta di presentare il progetto, che dovrà essere approvato da Terna e a cui seguirà la definizione, sempre con Terna, delle modalità di allacciamento alle centraline. Anche nei prossimi numeri della newsletter seguiremo certamente gli sviluppi di questo importante progetto per la nostra comunità.