da Alessandro Muliari | Mar 18, 2025 | I RACCONTI DEL NORD OVEST MILANO - Articoli -
Anche in occasione della recente festa della donna si è parlato poco di imprenditoria femminile. Proviamo noi a dare un contributo in tal senso raccontadovi della cooperativa sociale Cooperprint, che lo Studio assiste fin dalla sua fondazione. Cooperprint nasce a fine 2020 da un’operazione di workers buyout, cioè la rigenerazione di un’impresa realizzato mediante l’acquisto da parte di alcuni lavoratori dell’impresa stessa. È una storia di reale solidarietà, dato che il 60% dei dipendenti appartiene a categorie svantaggiate. Non solo, ma Cooperprint è anche un bellissimo inno alla vera parità di genere ed alla capacità manageriale delle donne: le socie fondatrici, Monica, Rita e Manuela, sono tre donne e donne sono anche il 60% dei dipendenti ed il 100% del consiglio di amministrazione. Visitando la sede di Pregnana, situata all’interno della Casa della Solidarietà, si può toccare con mano il grande affiatamento che regna tra loro e i dipendenti e l’aria di creatività e voglia di fare che si respira in ogni angolo della cooperativa.

Le fondatrici di Cooperprint. Da sinistra: Manuela, Rita e Monica
“La nostra storia- ci raccontano le fondatrici- affonda le radici nel 1990, quando nasce la cooperativa dalla quale, attraverso un’operazione di workers buyout, abbiamo acquisito il ramo d’azienda. Nel corso degli anni, la cooperativa aveva sviluppato due settori distinti: uno dedicato all’assemblaggio e l’altro alla stampa e alla copisteria, ambito in cui eravamo attivamente impegnate da tempo. Negli ultimi anni la stessa Cooperativa era in una fase di difficoltà, che con l’avvento del covid è diventata di vera e propria crisi e si pensava di chiudere il ramo Tipografia/Copisteria, lasciando senza occupazione i dipendenti (compresi gli svantaggiati) di quest’ultimo. Ma noi non volevamo arrenderci e così è nata l’idea dell’acquisizione del ramo d’azienda: non potevamo far morire una realtà presente da anni sul territorio e socialmente importante, una realtà in cui avevamo sempre creduto, in cui continuavamo a credere e che rappresentava un pezzo della nostra vita e di quella dei lavoratori! Ora sembra facile a dirsi e a farsi; tutt’altro! Ci guardavano come se fossimo matte, ma siamo andate avanti, nonostante lo sforzo economico enorme e le notti insonni a pensare. Come se non bastasse, appena completato il workers buyout è arrivata la seconda ondata della pandemia, quindi niente eventi per cui stampare volantini o manifesti e tutto il materiale conseguente. Nel frattempo il nostro vecchio tipografo ha raggiunto l’età della pensione e il tipografo assunto in sua sostituzione ci ha abbandonato da un giorno con l’altro. Ma anche in questo caso siamo andate avanti e abbiamo messo in cantiere il primo grande progetto: “Stile Solidale”, una collezione di t-shirt e borse nata dai disegni dei ragazzi con disabilità e offrendo una formazione non convenzionale a favore di individui svantaggiati.

Un volantino del progetto Stile Solidale
La tenacia delle ragazze è stata premiata e la cooperativa ha continuato a crescere, garantendo la stabilità occupazionale. In particolare, l’ultimo anno è stato ricco di traguardi. A maggio Cooperprint si è aggiudicata il premio “Pollicione d’Oro” attribuito dal Cnos-Fap di Arese, come riconoscimento per la meritoria e continuativa opera di formazione dei ragazzi in azienda, nell’ambito dei PTCO alternanza scuola-lavoro; a dicembre è stata poi la volta del “Women Value Company”, prestigioso riconoscimento promosso da Intesa San Paolo e Fondazione Bellissario, riservato alle PMI che si distinguono per cultura aziendale inclusiva e capacità di valorizzare il talento femminile. “Il 2024 è stato davvero importante- conferma Anna Carbotti, che affianca le fondatrici nel direttivo della cooperativa- Abbiamo introdotto macchinari più performanti che ci hanno permesso di ampliare e migliorare ulteriormente la nostra offerta. Questo sviluppo non solo ha rafforzato la nostra capacità produttiva, ma ha anche contribuito a consolidare la nostra missione sociale, favorendo il trasferimento di nuove competenze agli addetti e aumentando l’impatto positivo del progetto sulla comunità”

Women Value Company. La consegna del riconoscimento nelle mani di Monica Porro
Oltre ai riconoscimenti, la novità forse più importante del 2024 è stata l’acquisizione di Arti Grafiche Longo, azienda di Bareggio attiva dal 1992. A spiegarci l’importanza per Cooperprint di questo passo sono direttamente le ragazze del direttivo: “Arti Grafiche Longo Eugenio rappresenta uno dei principali produttori nell’ambito della stampa litografica della nostra zona. Il signor Longo ha portato avanti da solo l’azienda per oltre 30 anni e sempre con risultati considerevoli; ora però intende dedicare alla famiglia tempo di qualità, dopo una vita di sacrificio e dedizione al lavoro. Eugenio ha proposto quest’operazione a Cooperprint perché ben conosce la nostra mission e la nostra realtà produttiva. La prospettiva di lasciare la sua eredità alla cooperativa lo rende sereno ed orgoglioso e l’acquisto del ramo d’azienda non consisterà nel mero trasferimento dell’avviamento e dei macchinari, ma comprenderà un rapporto di collaborazione con il Sig. Longo, che in un primo periodo affiancherà e formerà il nostri tipografi, e sarà punto di riferimento del nuovo rapporto tra noi e i suoi clienti. Nel suo complesso l’operazione ci permetterà un considerevole aumento del fatturato e dell’autonomia di produzione, oltre a un conseguente mantenimento e aumento dei livelli occupazionali”. L’acquisizione, operativa dal primo ottobre e che ha già permesso di incrementare i livelli occupazionali con l’assunzione di un nuovo tipografo, consentirà un aumento del lavoro per i ragazzi svantaggiati, dando loro la possibilità di sperimentare nuove operazioni e valorizzare ancora di più le proprie capacità. Sarà una crescita lavorativa per tutti e una sfida soprattutto per le fondatrici, che puntano a fare entrare la Cooperprint in una nuova prospettiva rivolta al futuro.
da Alessandro Muliari | Mar 18, 2025 | I RACCONTI DEL NORD OVEST MILANO - Articoli -
Lo scorso 13 febbraio abbiamo partecipato al convegno “Welfare abitativo: scenari di un governo possibile”, promosso da Sercop. La grande affluenza di pubblico ha testimoniato una volta di più come il tema casa, anche se generalmente poco trattato dai grandi media nazionali, sia in realtà una sfida sempre più centrale per i territori e le pubbliche amministrazioni, in particolare proprio nel nostro Nord Ovest Milano.

La grande partecipazione al convegno
Quali le ragioni alla base? Innanzitutto, la crisi occupazionale, l’evoluzione del mercato del lavoro e il restringimento del credito hanno fatto sì che il 25% circa della popolazione del rhodense sia a in condizione di vulnerabilità. A questo contesto di disagio economico per una fetta non trascurabile di cittadini, si è aggiunta un’ulteriore variabile: l’aumento dei prezzi degli immobili, legato alla tendenza generale in atto ormai da anni a Milano ed alla maggior attrattività del nostro territorio, dovuto anche al recente ulteriore sviluppo dell’autostrada e dell’area ex Expo (basti pensare che in tutte le città del rhodense è in aumento il numero di B&B e affittacamere: solo a Rho si è passati da 50 a quasi 200 in dieci anni).
Il risultato di tutte queste spinte è evidente ed è monitorato costantemente in termini quantitativi grazie ad ADA, l’Agenzia Dell’Abitare, nata nel 2015 in co-progettazione tra La Cordata e la stessa Sercop, attiva in tutti e nove i comuni dell’ambito rhodense. Alcuni dati relativi al solo 2024 danno l’idea di quanto la tematica casa sia sempre più centrale: ADA ha ricevuto più di 180 richieste di colloqui, oltre a circa 2190 telefonate per richieste di supporto o informazioni, 930 ingressi in agenzia e quasi 4.000 mail, per un totale di circa 1500 conversazioni telematiche. “Sempre più persone sono in una sorta di limbo- spiega Guido Ciceri, direttore generale di Sercop- perché non rientrano nella soglia di povertà (e quindi non possono accedere all’edilizia pubblica), ma al tempo stesso non si trovano nemmeno in una fascia di sicurezza economica: di conseguenza, per loro la casa può essere davvero un fattore che porta a rischiare una condizione di vulnerabilità”

I relatori del convegno e il sindaco di Rho, Andrea Orlandi. Foto de Il Giorno
“Siamo di fronte ad un tema sempre più preponderante- conferma Maria Cecilia Scaldalai, vicesindaco di Lainate con delega al welfare ed alla socialità- a livello di ambito, infatti, con le iniziative di edilizia popolare copriamo solo il 60% del fabbisogno. Lainate è in prima linea, essendo il secondo comune dell’ambito, dietro solo a Rho, per numero di immobili riservati all’housing sociale, ossia quegli alloggi destinati agli inserimenti abitativi temporanei, che prevedono un’uscita verso l’offerta abitativa pubblica o privata dopo un percorso di supporto, un percorso che contempla diversi servizi, quali per esempio la ricerca o il consolidamento di un’occupazione lavorativa o la consulenza per una corretta gestione del reddito familiare. Ora serve però un salto di qualità nella percezione del problema: la questione abitativa non deve più essere vista solo come un tema sociale, ma anche e soprattutto come un tema economico a 360 gradi. Vanno coinvolti tutti gli attori del territorio, a partire dagli imprenditori”. Una necessità, quella di un nuovo approccio condiviso, ribadita dallo stesso Guido Ciceri: “Uno degli obiettivi del convegno era allineare le conoscenze e le informazioni, per poter così impostare una nuova fase di progettazione in un contesto di maggior sinergia tra tutti gli attori del territorio”
da Alessandro Muliari | Mar 18, 2025 | I RACCONTI DEL NORD OVEST MILANO - Articoli -
In questo numero dedicato principalmente allo sviluppo del nostro territorio e alla sfide che porta con sè, ci sembra utile dare conto di una novità che riguarda un’area molto importante e che potrà avere un impatto anche su Lainate. Come riportato da LM Blog, è infatti sempre più vicino l’avvio dei lavori per la realizzazione delle opere previste dal Piano Attuativo per dell’Accordo di Programma per l’area ex Alfa Romeo, depositato in pubblica visione ad aprile 2024 dai comuni di Arese, Lainate e Garbagnate. I cittadini hanno avuto la possibilità, fino al 14 maggio dello scorso anno, di presentare osservazioni; non essendo pervenute opposizioni, il piano attuativo è stato confermato.
Cosa prevede il piano?
Il piano attuativo rappresenta la seconda tappa della riqualificazione dell’area ex Alfa e interverrà sull’area compresa tra via Privata Alfa Romeo, viale Luraghi e il torrente Lura.

Veduta area dell’area da Google Maps. Fonte: LM Blog
Su quest’area è prevista la costruzione di:
-un punto vendita della catena Leroy Merlin;
-un impianto dedicato al top golf, una variante americana del golf classico che combina l’aspetto sportivo con quello aggregativo;
-una terza struttura, tra il punto vendita Leroy Merlin l’impianto del top golf, la cui destinazione d’uso è ancora in via di definizione.


Come sempre, lo sviluppo di una nuova area commerciale porta con sé non solo opportunità per il territorio, ma anche sfide occupazionali e di viabilità. Sul primo versante le amministrazioni comunali coinvolte hanno sottolineato l’importanza di garantire opportunità di impiego ai residenti della zona, mentre sul fronte della viabilità è prevista la realizzazione di un sovrappasso sulla rotatoria della SP300.
Fonte articolo: LM BLOG https://www.lmblog.it/2025/02/area-ex-fiat-alfa-romeo-leroy-merlin-e-top-golf-ci-siamo/
da Alessandro Muliari | Mar 5, 2025 | I RACCONTI DEL NORD OVEST MILANO - Articoli -
In un un assolato pomeriggio di fine febbraio abbiamo vistato MIND, accolti da Viviana Musazzi, Senior Leasing Manager di Lendlease. L’occasione è stata propizia per un aggiornamento sulle principali novità degli ultimi mesi: due i filoni principali toccati con Viviana. Quello degli sviluppi e quello degli eventi.
GLI SVILUPPI – Innanzitutto, sono stati avviati i lavori del campus universitario dell’Università Statale di Milano, il polo delle facoltà scientifiche che entrerà a regime dall’anno accademico 2027-2028, ed entro la fine di marzo verranno aperti anche i cantieri deL primo dei due studentati, da 1.152 posti complessivi. Il primo stabile avrà 506 posti letto, di cui 306 a tariffa convenzionata e 200 riservati agli universitari della Statale a cui è riconosciuto il diritto allo studio; il secondo edificio avrà invece 646 posti letto, di cui 200 sempre riservati a coloro che beneficiano di agevolazioni per lo studio e 346 a tariffa convenzionata. I restanti 100 posti saranno destinati alle permanenze di breve durata. L’altro grande importante sviluppo infrastrutturale riguarda il West Gate: sono infatti partiti i cantieri degli edifici Molo (in consegna a fine 2025 e destinato ad uffici e retail) e Horizon, che sarà pronto per marzo 2026. E proprio su Horizon Viviana si è particolarmente soffermata: “Horizon è importante per diverse ragioni. In primo luogo, la sua reception (il primo piano sarà adibito a laboratori e show room, il resto ad uffici e co-working) sarà il primo esempio del concetto di common ground, di cui abbiamo già parlato nel nostro ultimo incontro; in particolare, però, ci teniamo ad evidenziare la sua portata innovativa. Viene infatti adottato un metodo costruttivo DFMA prefabbricato di legno misto a calcestruzzo e massetto a secco, in grado di coniugare sostenibilità, economia circolare, velocità e sicurezza. Questo modello, realizzato in sinergia tra Lendlease, Wood Beton, Mapei e Sanit-GobaIn, potrà essere replicato anche in tanti altri cantieri”.

L’edificio Horizon in costruzione

Una suggestiva immagine in notturna di Horizon
GLI EVENTI- Anche sugli eventi Viviana ha tanto da raccontare: “MIND è una fucina di eventi. Potrei fare un lungo elenco, ma mi piace citare alcune delle iniziative che in modo particolare contribuiscono a creare quel senso di comunità che è uno degli obiettivi principali che Lendlease si è data per lo sviluppo di MIND. Penso per esempio alla MIND Innovation Week di maggio, giunta alla sua terza edizione, o al concorso “A city in MIND” promosso da Fondazione Triulza, giunto alla sua settima edizione e rivolto alle scuole del territorio: i ragazzi potranno presentare siti web, software, giochi, giornalini, podcast, eventi, campagne di comunicazione, opere d’arte, progetti architettonici o urbanistici. Non vanno poi dimenticate le iniziative che coinvolgono chi vive Mind tutti i giorni, come la colletta alimentare e la due giorni di scambio abiti promossa da Human Technopole”. Un ultimo aggiornamento riguarda il Big Theatre: è ormai pienamente operativo e può ospitare rassegne di ogni tipo, da convention aziendali a grandi eventi come la Social Innovation Campus, che a febbraio ha radunato oltre 13.500 studenti, e One year to go, che il 6 marzo ha ospitato circa 3.000 persone per celebrare -1 anno dall’inzio dei giochi paraolimpici di Cortina 2026″

La Social Innovation Campus nel Big Theatre
da Alessandro Muliari | Gen 20, 2025 | I RACCONTI DEL NORD OVEST MILANO - Articoli -
Carissimi,
siamo di nuovo arrivati, con rapidità, a fine anno, un 2024 che ci vede orgogliosi del nostro agire, avallato da una crescita di beni e valori.
Nel Mondo permangono, ahimè, le guerre. La speranza è che il nuovo anno riporti il bene più grande: la Pace.
Noi siamo sereni e propositivi perché ci stiamo organizzando per festeggiare al meglio il nostro cinquantesimo anno di attività multi professionale, con un evento ed una pubblicazione cartacea la prossima primavera. Siamo partiti il 4 ottobre 1974 da un monolocale in affitto, seguiti da un percorso che in parte conoscete, vissuto con forte impegno, passione, sacrificio e rispetto di tutti i valori, legali compresi. Siamo cresciuti e con noi tutte le nostre famiglie, in un contesto di costante trasparenza e lealtà. E con queste risorse nell’animo che proseguiamo, più che mai compatti, verso il prossimo futuro e verso questo nuovo anno, il 2025.
Ecco, carissimi, nel concludere vi auguro un infinito bene e soprattutto serenità d’animo e costante condivisione, sia nel lavoro che nell’ambito familiare. Un augurio che vi rivolgo di tutto cuore, anche a nome dei miei figli, dei miei numerosi nipoti e della mia amatissima Maria.
Concludo nel dire che nel festeggiare il nostro cinquantesimo abbinerò anche il mio 92esimo compleanno.
Gianfranco Muliari

da Alessandro Muliari | Gen 20, 2025 | I RACCONTI DEL NORD OVEST MILANO - Articoli -
Molte valutazioni sul sistema Italia sono frutto spesso di pregiudizi, luoghi comuni, un diffuso e per certi aspetti paradossale sentimento antindustriale. A dispetto di una narrazione che ci vuole sempre dietro agli altri paesi industrializzati e costantemente sull’orlo di una crisi, negli ultimi 8 anni l’Italia ha fatto il balzo più alto nell’export tra i paesi del G7 e nel 2024 ha esportato più del Giappone. Sempre nell’ultimo anno l’economia italiana, trainata in particolare dai settori del turismo, del terziario e dei servizi ad alta tecnologia, è risultata più performante rispetto a quelle di Germania e Francia, da sempre di riferimento per il nostro Paese.
Detto questo, non va nascosto che la produzione industriale mostra da tempo segni di debolezza e che il 2025 presenta elementi di preoccupazione, a partire da quelli provenienti dal settore automobilistico e dall’edilizia.
In questo contesto, segnato anche da un incerto scenario globale, è importante a livello locale continuare ad alimentare lo spirito di comunità che anima le nostre aziende, intensificando i momenti di incontro e confronto. È questo l’auspicio che formuliamo a tutti gli amici imprenditori ed in particolare al nuovo consiglio ILAS guidato da Joseph Fiori, che abbiamo intervistato in questo primo numero del 2025 della nostra newsletter, in occasione dell’inizio del suo mandato.

Il nuovo consiglio direttivo ILAS