Come tante storie imprenditoriali anche quella di Mitobit nasce grazie alla volontà di una coppia di persone, all’epoca colleghi, Davide Carnevali e Luca Falcon. Gennaio 2014. Davide e Luca sono due professionisti di grandi multinazionali di consulenza, con particolare esperienza nel settore bancario e nelle tecnologie innovative. Da sempre amanti della tecnologica a 360°, hanno un problema: nelle multinazionali dove lavorano ormai non sognano più, ed anche per quello che concerne il costruire e lo sviluppare sentono di non essere contenti. “Abbiamo capito che volevamo entrambi dare vita a qualcosa di nuovo, che permettesse di creare e sviluppare progetti in maniera più agevole, meno burocratica, con una dimensione più umana e processi decisionali molto più veloci”. Eccola, quindi, la soluzione. Da questa visione nasce Mitobit, che permette a Davide e Luca di tornare finalmente a costruire, sviluppare e sognare. Dopo un anno si aggiungono i primi due collaboratori: oggi la squadra conta ben 12 professionisti, segno di una costante crescita, testimoniata anche dall’ingresso di Mitobit nella classifica di crescita del 2022 di Sole 24 Ore (https://lab24.ilsole24ore.com/leader-della-crescita-2022/) e Repubblica (https://istituto-qualita.com/category/servizimarchi/campioni-della-crescita/).

Davide Carnevali e Luca Falcon, fondatori ed amministratori di MITOBIT
Mitobit, che Studio Muliari assiste sin dalla fondazione, è un’ azienda sviluppatrice di applicazioni software di tipo white label, cioè quei prodotti o servizi realizzati da una società (in questo caso Mitobit) che permette il rebranding da parte delle aziende clienti, per far apparire questi prodotti e/o servizi come se fossero stati creati e sviluppati da loro. Ad oggi Mitobit si occupa di consulenza e sviluppo software per tecnologie open, innanzitutto per il settore bancario (con particolare focus nell’ambito dei pagamenti), ma anche per enti istituzionali ed aziende.
“Certo, a leggere mission ed ambiti di applicazione dei nostri progetti- ammettono Carnevali e Falcon- si potrebbe pensare che questa azienda si occupa di cose importanti, ma lontane dalla comprensione e fruizione comune. In realtà tutti i progetti di Mitobit hanno una forte ricaduta concreta proprio sui clienti di queste banche, istituzioni ed aziende, e quindi, in sostanza, verso una fetta importante della popolazione attiva”. Ed in effetti, se guardiamo ad alcuni dei progetti più recenti, emerge proprio la ricaduta massiva dei software sviluppati dall’azienda milanese. Per esempio, Mitobit ha integrato per due importanti clienti istituzionali i sistemi di pagamento tramite PagoPa e la “virtualizzazione” delle carte ApplePay e GooglePay su circuito VISA. Anche se guardiamo alle attività con le aziende private non mancano esempi di successo: Mitobit ha da poco portato a termine l’implementazione di un prodotto per un’azienda leader nella sicurezza ICT per la gestione del rischio IT. Questo prodotto è stato installato su diversi clienti e offre la valutazione, l’assessment, il reporting e il motore degli algoritmi.
Siamo soliti chiudere i nostri racconti dedicati alle imprese chiedendo agli intervistati quali sono i più importantui progetti futuri, perchè, come ricordava Enzo Ferrari, la vittoria più importante da conseguire è sempre quella della prossima gara. Come ricorda il motto di Mitobit “We love to code” non poteva mancare qualcosa di ambizioso a cui lavorare per il prossimo futuro. Mitobit sta infatti promuovendo una nuova iniziativa, ITPay. ITPay si occupa di pagamenti digitali e si propone di costruire nuovi sistemi modulari per Banche, IMEL, Payment Institution e Fintech, naturalmente sempre in modalità white-label. ITPay, segnatevi questo nome. Potreste presto sentirne parlare.

L’ultima festa aziendale: una squadra molto affiatata

Il logo di MITOBIT… sulla torta della prima festa aziendale