Sono nata a Pogliano Milanese e ho fatto il liceo a Legnano. Il Nord Ovest di Milano è la mia terra, quella a cui sono più legata e quella che conosco meglio. Si tratta di un’area di grandi eccellenze produttive, sociali e culturali, che ha beneficiato più di altre aree italiane dell’integrazione europea e dell’approfondimento del mercato unico, con tutte le opportunità che questo ha reso disponibili, ma che allo stesso tempo ha sofferto le contraddizioni di uno sviluppo non sempre attento alla sostenibilità e all’inclusività, pagandone il prezzo in termini di diseguaglianze, inquinamento, consumo di suolo, coesione sociale e accesso all’abitazione. Proprio per questa sua vicinanza al cuore dell’Europa il Nord Ovest milanese è una delle aree più sensibili alle scelte che verranno fatte a Bruxelles nei prossimi anni.
In primo luogo bisognerà rendere permanente il piano Next Generation Eu e continuare ad accompagnare la transizione ambientale e digitale con investimenti massicci, come stiamo facendo oggi con il Pnrr, che però finirà nel 2026. Un’Europa paralizzata dagli egoismi nazionali vantati dalla destra sarebbe un’Europa incapace di investire. In secondo luogo bisogna continuare con coraggio sulla strada del Green Deal, non solo perché l’area della Pianura Padana è la più inquinata d’Europa, ma soprattutto perché le opportunità produttive del futuro prossimo sono nelle tecnologie verdi. Anche la direttiva sull’efficientamento degli edifici può contribuire, se bene finanziata, a sviluppare le tante eccellenze produttive della regione, grandi e piccole, nel settore dell’edilizia sostenibile. Inoltre di fronte a un cambiamento climatico oramai in atto bisogna smettere di negare l’evidenza e investire per rendere resiliente uno dei territori più produttivi d’Italia. Infine bisogna fare una scelta di fondo tra apertura e chiusura, tra Europa e arroccamento locale, tra inserimento nelle filiere produttive globali e impoverimento autarchico. Ma su questo ho grande fiducia nei miei concittadini, perché tutte le eccellenze raggiunte in questi anni sono state ottenute grazie alla capacità di connessione col mondo esterno di un territorio con un’identità forte.
Non ho dubbi sul fatto che anche questa volta gli elettori sapranno pensare globalmente e agire localmente.
Patrizia Toia