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All’inizio del mese di febbraio abbiamo riaperto la nostra finestra su MIND con una chiacchierata insieme a Viviana Musazzi, da gennaio 2022 Senior Leasing Manager di Lendlease, il gruppo internazionale responsabile per lo sviluppo di MIND Milano Innovation District, il distretto dell’innovazione nato dalla rigenerazione dell’area urbana che ospitò Expo 2015, e per lo sviluppo a uso misto dell’area di oltre un milione di metri quadri a Milano Santa Giulia. Con Viviana abbiamo approfondito soprattutto tre temi: come il territorio si sta approcciando a MIND, cosa offre MIND alla comunità ed in particolare ai giovani e alle imprese e quali novità aspettarci dal 2024.

 

Viviana Musazzi, Senior Leasing Manager di Lendlease

 

Viviana la prima cosa che vorrei chiederti è un parere su come il territorio sta rispondendo alla grande novità di MIND. Noi abbiamo l’impressione che la comunità debba ancora entrare pienamente nell’ottica di cos’è MIND e delle opportunità che può rappresentare. Qual è il tuo punto di vista in merito? 

Anche io direi che il territorio non sia ancora entrato del tutto nell’ottica di quello che MIND sta diventando, anche se abbiamo contatti con diverse aziende della zona, alcuni dei quali come ROLD hanno compreso a pieno il valore aggiunto di far parte di un distretto di innovazione di questo tipo ed hanno trasferito in MIND la propria Accademy ed i laboratori di ricerca, o come Distretto 33 che ha una propria sede in The Hive. Il progetto di MIND non è solo immobiliare e porta un vantaggio che va al di là della della location fisica, ma è qualcosa di più articolato.

Per cercare nel nostro piccolo di rendere più consapevole la comunità dell’impatto di MIND proviamo a descrivere i vantaggi che il progetto può già avere e avrà in futuro per due categorie in particolare: i giovani e gli imprenditori. Cominciamo dai giovani.

Per parlare di MIND ai giovani del territorio valorizzerei il concetto di eco-sistema. Nelle nostre intenzioni MIND più che un progetto immobiliare sarà un eco-sistema che si andrà a creare nella zona: non saranno solo uffici, ma anche residenze, hotel, servizi, retail, sentire dimenticare il Decumano che sarà a tutti gli effetti un grande parco lineare di un chilometro e mezzo, l’osepdale Galeazzi e sant’Ambrogio del Gruppo San Donato (già operativo da agosto 2022) e la nuova sede dell’Università Statale di Milano, il cui trasferimento in MIND sarà operativo dall’anno accademico 2026-2027 e che coinvolgerà quotidianamente dai 20 ai 25 mila studenti. Tutto questo sarà car-light: all’interno dell’area MIND ci si potrà spostare solo con bici, monopattini o navette interne elettriche. Inoltre, sempre in riferimento al concetto della creazione di comunità ed eco-sistema, mi piace ricordare un altro pilastro di MIND e cioè il common ground: tutti gli edifici nei primi 10 metri di altezza saranno permeabili dal punto di vista fisico o perlomeno visivo. Questo significa che tutti gli ingressi degli edifici saranno attraversabili e aperti a tutti, non solo ai residenti di quell’edificio e le hall saranno dei veri punti di incontro e di aggregazione.

 

L’ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio: uno scorcio del punto informazioni in uno degli ingressi

 

E per un imprenditore invece sotto quali punti di vista MIND può essere un’opportunità ?

Innanzitutto, un primo vantaggio di MIND è che va in contro tendenza rispetto alle classiche logiche immobiliari. Tipicamente quando si parte da uno sviluppo di questo tipo si cercano dei big tenant, cioè affittuari da almeno 5.000 metri quadrati. Noi invece abbiamo fatto un’operazione completamente diversa. Tra i primi edifici che abbiamo aperto c’è quello di co-working (The Hive: https://www.mindvillage.it/), dove l’affitto è di fatto a desk oppure a uffici da 4, 6 o 8 persone; ed anche all’interno di West Gate, la prossima area nuova che andremo a sviluppare, gli uffici partiranno da 500 metri. Il nostro obiettivo è avere una varietà di aziende, che comprenda non solo le grandi ma anche le piccole, in modo da creare una vera community che consenta di sviluppare nuovi progetti di innovazione, che è la vocazione e l’elemento trainane di MIND. Questo è forse uno degli aspetti più interessanti per un imprenditore: la possibilità di contatti e collaborazioni con le altre aziende presenti. Oggi un imprenditore in MIND può trovare istituzioni della ricerca come Human Technopole e aziende multinazionali come Astrazeneca, società di ingegneria o meccatronica, tante start-up di vario genere e poi il progetto SkyDeck Europe, l’acceleratore della Berkeley University: ogni sessione prevede un primo trimestre è curato dal team di Berkeley SkyDeck, al quale le startup possono partecipare di persona direttamente nella sede statunitense e online. Il secondo trimestre è curato dal team di Cariplo Factory e si svolge in presenza e online presso gli spazi del building The Hive – MIND e fa leva sull’attivazione delle competenze, dei laboratori e dei network delle università selezionate. Questo aiuta ovviamente sia le start up, sia le aziende già presenti, che possono così entrare in contatto con loro. Un esempio molto recente di collaborazione tra aziende presenti in MIND riguarda proprio Lendlease: con Elettronica SPA, società italiana leader mondiale nel settore della difesa elettronica, abbiamo perfezionato il closing di E4life, joint venture attiva nel settore della Biodifesa, con l’obiettivo di sviluppare e promuovere “E4Shield”, tecnologia rivoluzionaria completamente made in Italy, in grado di inattivare in aria virus e agenti patogeni per il tramite di onde elettromagnetiche. Senza MIND e Federated Innovation probabilmente non ci saremmo mai incrociati. Un altro aspetto molto interessate per le imprese è la capacità di MIND di fungere da talent attraction, per due ragioni in particolare: innanzitutto perché è più facile attrarre talenti se il sito in cui ti trovi è attrattivo e poi per la presenza dell’Università, dell’ITS CIMA e della Scuola di Restauro Botticino.

Che 2024 sarà per MIND?

Intanto abbiamo ultimato gli spazi di co-working e settimana scorsa ha aperto Esselunga, con anche una terrazza per gli aperitivi. Nel corso dell’anno saranno poi operativi dei nuovi spazi di Caffè Vergnano aggiuntivi agli esistenti e il Big Theatre, una location per eventi che potrà contenere fino a 2.000 persone. Sempre nel 2024 partiranno anche i cantieri del West Gate ed oltre a tutto questo, nelle prossime settimane, avremo modo di comunicare altre importanti novità. In generale la nostra bussola è far andare di pari passo i servizi con gli uffici e le abitazioni e anche quest’anno seguiremo questo principio cardine.

 

Come sarà Horizon, una delle nuove costruzioni del West Gate

 

Come sarà uno degli ambienti di lavoro in Horizon