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In questo numero incentrato in particolar modo sulla sostenibilità e l’economia circolare non poteva mancare un articolo dedicato all’ITS Academy di Lainate, ormai consolidata eccellenza del nostro territorio di cui abbiamo già avuto modo di parlare.

ITS E SOSTENIBILITA’: i nuovi corsi dell’academy– L’ITS Academy di Lainate, diretta dal professor Salvatore Luca, e promossa dalla Fondazione Nuove Tecnologie per la Vita di Bergamo, presieduta dal professor Giuseppe Nardiello, è attivo nella nostra città dal 2019. Cinque anni fa l’ITS partì con una una sola classe; il prossimo anno saranno addirittura sette (quattro del corso 2024-2026, tre del corso 2023-2025). L’aumento degli iscritti va di pari passo con l’ampliamento dell’offerta formativa. Ad ogni classe, infatti, corrisponde un corso: il prossimo anno ai corsi Chimica Industriale: biotecnologie e materiali”, “Chimica, Industria 4.0 e sostenibilità ambientale” (entrambi novità del 2022), “Biogreen: sistemi produttivi ed innovazione tecnologica” (novità del 2023), si aggiungerà il nuovo Chemical Biotech – Product Specialist”, che si arricchirà di speciali moduli riferiti al marketing per la chimica. Già semplicemente osservando i titoli di questi corsi, si può evidenziare il contributo dato dall’ITS alla transizione circolare per la riprogettazione dei processi:  nei nuovi programmi è stato dato ampio spazio ai temi della sostenibilità, con specifici riferimenti a economia circolare, green economy, riciclo e valorizzazione materie prime e secondarie (gli scarti che che a loro volta ridiventano materia prima), sicurezza e normative ambientali.

ITS E SOSTENIBILITA’: il legame con le aziende e le ricadute concrete-  L’apporto dell’ITS alla sostenibilità diventa ancora più concreto se pensiamo allo stretto legame che unisce l’Academy alle aziende del territorio. Oggi l’ITS Lainate conta oltre 30 imprese partner, per lo più industriali e talune anche multinazionali, che fanno sentire la loro presenza in modo concreto e tangibile. Tali infatti di aziende, infatti, non solo provvedono ai tirocini formativi semestrali del secondo anno (per un totale di 850 ore), ma giocano un ruolo importante anche nella prima fase del biennio: su 1140 ore di lezione in aula complessive (primo anno e inizio del secondo) quasi 500 sono tenute da docenti provenienti dalle aziende partner (e le restanti ore sono comunque assegnate a docenti provenienti dal mondo del lavoro) che conferiscono quindi a queste lezioni un taglio eminentemente operativo, soffermandosi in particolare sui sistemi di gestione, produzione e ricerca in uso nelle aziende.  

Questo legame tra ITS ed imprese è confermato anche e soprattutto dai riscontri occupazionali. Da quando esiste l’ITS Lainate si sono diplomati 79 ragazzi (gli iscritti dal biennio 2019-2021 a quello 2021-2023); il 98% di loro ha trovato un lavoro entro 3 mesi dal diploma (il 75% presso aziende partner). Sono numeri davvero eccezionali, che hanno consentito alla Fondazione di essere collocata al primo posto nel ranking INDIRE e di ottenere così cinque importanti finanziamenti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Possiamo quindi affermare che con un investimento contenuto le aziende partner possono contribuire a formare direttamente (attraverso i confronti sui programmi didattici, le ore di lezione in classe e i tirocini) giovani risorse competenti e motivate da inserire nel proprio organico, in grado di portare freschezza di idee ed attitudine all’innovazione, da applicare in particolare proprio nei campi che si intrecciano con la sostenibilità e l’economia circolare.

UN AUSPICIO PER IL FUTURO- In Italia gli ITS sono stati istituiti nel 2008 e solamente negli ultimi anni stanno cominciando lentamente a diffondersi. Il ritardo con le altre maggiori economie europee è evidente: i dati INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) rivelano che in Italia gli iscritti agli ITS superano di poco le 25.000 unità (concentrati in particolare in Lazio, Campania e soprattutto Lombardia), una quota decisamente inferiore rispetto agli 800 mila iscritti della Germania, ai 530 mila della Francia, ai 400 mila della Spagna ed ai 270 mila del Regno Unito. La speranza per il futuro è che sempre di più i giovani e le loro famiglie considerino l’ITS una scelta vantaggiosa per il percorso post-diploma e che l’ITS acquisisca nei percorsi di orientamento delle scuole superiori una visibilità e una considerazione pari a quelle delle università.

 

10 febbraio 2024. Primo degli open day dell’ITS in vista del nuovo anno. Grande partecipazione di giovani e famiglie in Sala delle Capriate