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Dopo quattro anni è possibile cominciare a delineare un primo bilancio dell’attività dell’ITS Lainate, che Studio Muliari ha contribuito a creare e che sostiene sin dalla sua fondazione. Nel 2021 e nel 2022 sono infatti terminati i primi due cicli biennali di corsi (2019-2021, 2020-2022), che hanno portato con sé dei dati assai significativi sul coinvolgimento attivo delle aziende (il numero di aziende partner ha superato le 30 unità ed oltre 800 ore di lezione su 1140 sono oggi tenute da professionisti provenienti dal mondo del lavoro)  e sulla percentuale, intorno al 90%, di studenti che, al termine di questa esperienza, trovano un impiego collegato al percorso di studi (nel 55 % dei casi addirittura presso l’azienda in cui hanno svolto lo stage). Oltre ai numeri, però, abbiamo pensato di raccogliere le testimonianze dei protagonisti in carne ed ossa, studenti e studentesse, che pubblicheremo da qui alla pausa estiva. 

Cominciamo con il racconto di Gabriele Primavera, ragazzo di 22 anni, diplomato ITS del primo corso in assoluto (2019-2021).

Il giovane Gabriele Primavera, 22 anni

Faccio parte degli studenti del primo ciclo in assoluto dell’ITS Lainate, quello del biennio 2019-2021. Quindi, quando 4 anni fa scelsi di iscrivermi non c’erano precedenti o altri ragazzi che potessero suffragare la mia decisione raccontandomi la loro esperienza diretta. Un po’ per istinto, un po’ riflettendo, mi fidai dell’ottima impressione che mi aveva fatto il professor Luca, quando in primavera aveva presentato al Cannizzaro (l’istituto dove mi sono diplomato) il nascente ITS. Con il senno di poi posso dire di aver fatto la scelta giusta, perché l’ITS si è rivelata un’esperienza fondamentale, che ancora oggi ha un impatto sulla mia vita. Nel primo anno e mezzo, e cioè il periodo dedicato alle lezioni in aula, dove abbiamo studiato materie ed argomenti non affrontati a scuola, avevamo come docenti tanti professionisti provenienti dalle imprese del territorio. Abbiamo così avuto l’opportunità di interfacciarci direttamente con il mondo delle aziende e grazie a questi docenti-professionisti ho cominciato a capire come davvero sono strutturate le industrie oggi: prima non ne avevo idea, perché l’immagine che ci davano a scuola era che l’azienda chimica coincidesse essenzialmente con il suo laboratorio, quando invece c’è tutto un mondo da scoprire (uffici, customer service, servizio vendita, il quale offre molte opportunità…). Ancora più importante è stato per me lo stage di fine corso, uno stage molto diverso da quelli dell’alternanza scuola-lavoro tipici delle superiori: dura 6 mesi e ti dà davvero l’opportunità di toccare con mando la realtà del mondo del lavoro, di imparare qualcosa e di entrare sul serio nelle dinamiche aziendali. E la prova è che alla fine di quei sei mesi, come tanti altri miei compagni, l’azienda presso la quale avevo completato lo stage, la Italmatch Chemicals di Arese, mi ha offerto un contratto di assunzione a tempo determinato (6 mesi), al termine del quale sono stato assunto a tempo indeterminato. Da questa mia esperienza personale si deduce anche che il collegamento tra ITS e aziende non è un luogo comune, ma una comprovata realtà. Non posso quindi non consigliare l’ITS ai miei più giovani colleghi prossimi al diploma interessati a lavorare nel mondo della chimica o in uno ad esso affine. L’ITS non solo ti offre una formazione sempre al passo con i tempi e le esigenze delle aziende, ma può essere l’ideale anche per chi è indeciso tra università e mondo del lavoro subito: l’ITS, infatti, consente anche di iscriverti all’Università a partire dal terzo ed ultimo anno del percorso di laurea, in quanto il biennio dell’ITS vale 120 CFU, esattamente come il primo biennio in qualsiasi ateneo. 

Gabriele Primavera