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Poeta, narratore, matematico, autore di documentari e programmi per radio e televisione, disegnatore, direttore di riviste, pubblicitario, art director. Per vastità di interessi e abilità Leonardo Sinisgalli potrebbe essere associato al Rinascimento, ma in realtà è un uomo del XX secolo (nato a Montemurro in provincia di Potenza nel 1908 e scomparso a Roma nel 1981), che non a caso è stato definito “il Leonardo del Novecento”. Nonostante la sua grande impronta sulla scena nazionale in campi così importanti, il suo nome presso le generazioni più giovani è quasi dimenticato. Con questo articolo vorremmo offrire il nostro piccolo contributo al recupero della sua memoria.

Raccontare tutta la sua vita e l’intera sua opera sarebbe una missione impossibile per un breve scritto come questo; ci concentreremo allora sul filone più in linea con gli argomenti della nostra newsletter e della nostra comunicazione, e cioè l’opera di Sinisgalli come pubblicitario e consulente aziendale, emblema del rapporto arte-impresa di cui abbiamo tanto parlato negli ultimi anni. In particolare, ci soffermeremo su tre fondamentali esperienze del genio lucano: Olivetti, Pirelli, Finmeccanica.

 

Leonardo Sinisgalli

 

OLIVETTI (1938-1940)- Sinisgalli arriva in Olivetti scelto direttamente dal grande Adriano, che era rimasto conquistato da alcune sue opere matematiche e poetiche, con l’incarico di Responsabile dell’Ufficio Tecnico di Pubblicità. Il biennio in Olivetti (Sinisgalli per essere sempre presente in via Clerici si trasferì a Milano) è ricco di iniziative: le vetrine a Milano (in Galleria) e a Roma (in via del Tritone) anticipano le tecniche della pop art e fanno discutere l’intera città ed anche i manifesti pubblicitari non passano inosservati. Quello dedicato alla “Studio 42” è ancora oggi una pietra miliare della storia della pubblicità italiana: Sinisgalli, facendo emergere il suo genio poetico, accostò rosa e calamaio al prodotto da reclamizzare.

Il celebre manifesto della Studio 42 ideato da Sinisgalli

 

1948-1952 PIRELLI Alla Pirelli Sinisgalli arriva dopo la guerra, nel 1948. A chiamarlo questa volta è Giuseppe Eugenio Luraghi, neo direttore generale della Pirelli ed estimatore di lungo corso di Leonardo. A Sinisgalli è affidato il coordinamento di tutto il settore pubblicitario del gruppo e il quadriennio alle dipendenze di Luraghi è l’inizio del periodo più fecondo di tutta la sua carriera. Innanzitutto Leonardo fonda e dirige l’house organ «Pirelli», rendendo la rivista uno dei più autorevoli luoghi di dialogo tra artisti e scienziati, “tra bello e utile”, anticipando quello che nel successivo “La civiltà delle macchine” riuscirà ad esprimere alla massima potenza. Per quello che riguarda l’attività di comunicazione dell’azienda Sinisgalli imposta un progetto a tutto tondo, che unisce letteralmente arte e impresa: manifesti, sì, ma anche conferenze culturali, mostre, concorsi, stand nelle fiere il cui allestimento cura personalmente. Il lascito forse più celebre di questo impegno è il manifesto con lo slogan “Camminate Pirelli”, che campeggiò in tutte le città e su tutte le strade e autostrade d’Italia sul finire degli anni Quaranta, divenendo un vero e proprio tormentone in grado di fare epoca. “Per un fine poco poetico Sinisgalli- è scritto sul sito ufficiale della fondazione a lui intitolata- non esita a servirsi di una licenza poetica, trasmutando il verbo da intransitivo a transitivo, con una straordinaria innovazione linguistica. Non pochi si scandalizzano. Come quando compone versi per reclamizzare le singolari caratteristiche di uno pneumatico”. La sua attività in Pirelli si chiude nel dicembre 1952, con una commossa lettera pubblicata sull’house organ aziendale: il suo amico Luraghi, da poco più di un anno passato a guidare Finmeccanica, lo chiama di nuovo accanto a sé. 

 

L’indimenticabile pubblicità Camminate Pirelli

 

1953-58 FINMECCANICA- Per prima cosa Luraghi affida a Sinisgalli il compito di creare un house organ che riprendesse lo spirito della precedente esperienza in Pirelli. Nasce così “Civiltà delle macchine”, una rivista curatissima nella grafica e nei colori, in cui l’integrazione tra arte e tecnica viene sublimata nelle vette più alte, “offrendo la possibilità di leggere l’una con la visione dell’altra”. Sinisgalli coinvolse in questa avventura letterati del calibro di Ungaretti, Gadda e Moravia. Leonardo tuttavia non si limita alla direzione dell’house organ. Per l’intero gruppo Finmeccanica, che comprende 29 grandi aziende, inventa slogan e nomi di prodotti (il più celebre ed importante resterà il mitico Giulietta per l’Alfa Romeo, all’epoca controllata da Finmeccanica), organizza mostre. L’idillio termina nel marzo 1958: Luraghi ha già da due anni lasciato il gruppo e ora, sotto le dipendenze dirette dell’IRI, Leonardo non si trova più a suo agio. Lo aspetta però una nuova esaltante avventura.

 

Una Giulietta ben conservata del 1958

 

1958-1965 ENI e ALITALIA- Ad aprile 1958 inizia l’avventura all’Eni, dove è chiamato da Enrico Mattei, su suggerimento dell’ingegnere Gino Martinoli, che lo conosceva dai tempi dell’Olivetti. Diventa dirigente del servizio Pubblicità, alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato. L’esperienza all’Eni segna il debutto di Sinisgalli come pubblicitario televisivo. Su Carosello infatti vanno in onda Le grandi imprese di Angelino  per reclamizzare un detersivo prodotto dall’Agip, il SuperTrim. Per promuovere altri prodotti del gruppo su Carosello (in particolare la benzina “Supercortemaggiore”)  Sinisgalli coinvolge anche attori come Franca Rame, Dario Fo, Gigi Proietti e Franca Valeri. Anche per ENI Sinisgalli organizza mostre, concorsi, stand. L’esperienza si chiude nel 1964, quando Leonardo diventa consulente per Alitalia, ideando il celebre concorso “Bambini e Jet” e il volo degli artisti Roma-Tokyo per inaugurare la nuova tratta della compagnia di bandiera.

Dopo l’esperienza con Alitalia Sinisgalli continuerà a prestare la sua consulenza ad importanti aziende come la Bassetti, ma soprattutto cercherà di valorizzare la nascente passione per il disegno. Gli anni in Olivetti, Pirelli, Finmeccanica, Eni ed Alitalia evidenziano in modo particolare e peculiare quanto può essere importante per un’azienda l’arte ed il dialogo con il mondo della cultura. In chiusura vogliamo ricordare un’altra idea geniale di Sinisgalli, da inserire nella più ampia opera di divulgatore e autore radio-televisivo, che meriterebbe un capitolo a parte (basti pensare che Sinisgalli ha ideato la prima trasmissione culturale della radio italiana, “Il Teatro dell’Usignolo”: nel 1962 Leonardo firma “Alle soglie della scienza”, la prima trasmissione televisiva dedicata all’orientamento dei ragazzi, per orientarli alle discipline matematiche dimostrando che non esiste dissidio tra la cultura umanistica e scientifica. Orientamento e legame tra cultura scientifica ed umanistica: un’ulteriore dimostrazione dell’estrema attualità di questa figura mitica.

Fonte principale: fondazionesinisgalli.eu