Riapriamo anche la nostra finestra su MIND, intervistando Fabio Terragni, membro del Management Board di Human Technopole, il nuovo istituto di ricerca italiano per le scienze della vita fondato dal governo per portare avanti l’eredità di Expo 2015, una delle punte più alte di eccellenza del nostro paese. Cosa c’entra Human Technopole (HT) con l’area MIND? Semplice. La sua sede è situata proprio qui. Il complesso HT è ancora in evoluzione: sono state completate la sede istituzionale (il vecchio Palazzo Italia, ristrutturato), i 3 edifici dei primi laboratori sperimentali e il North Pavilion, mentre il South Building, l’edificio principale di HT, interamente da costruire e che ospiterà laboratori per 800 scienziati entrerà in funzione nel 2027 (il progetto vincitore è stato assegnato ad aprile 2020).
Dottor Terragni, prima di parlare di MIND può essere utile chiarire il campo di attività di HT ed il suo potenziale. In Italia si parla spesso di “ricerca” in termini generici, ma raramente si entra nelle applicazioni concrete di questa parola.
Condivido, quindi parliamo subito in termini molto concreti. Per quello che riguarda HT sono state attivate 5 principali linee di ricerca: genomica, neurogenomica, biologia strutturale, biologia computazionale, analisi dei big data applicata alla salute umana (in collaborazione con il Politecnico). In questi 3 anni abbiamo già raggiunto la cifra di oltre 200 ricercatori, che diventeranno più di 1000 da qui al 2027, quando enterà in funzione il South Building; la maggior parte di loro sono italiani che rientrano in patria o stranieri attratti dal progetto. Sono, queste, entrambe circostanze rare, che quindi ci riempiono di soddisfazione.
Cosa rappresenta MIND per Milano e la Lombardia? Quale il suo impatto?
Chiariamo intanto cos’è MIND: MIND è il nome del progetto con cui Lendlease si è aggiudicata l’area Expo. Mind, quindi, è un progetto. Un progetto che è stato impostato prestando attenzione non solo agli aspetti immobiliari, ma, e qui sta la prima grande novità, anche al lato prettamente contenutistico, individuando l’innovazione come la caratteristica principale che avrebbe dovuto avere l’area. Ecco, possiamo dire che MIND per Milano, la Lombardia e l’Italia, ma anche per l’Europa, sarà innanzitutto una grande area di innovazione. Per Milano ed il territorio metroplitano MIND assumerà poi un ulteriore ed importante significato. Storicamente, lo sviluppo economico ed urbano del milanese passa da due direttrici: la Milano-Monza con Viale Fulvio Testi e poi l’asse del Sempione, che oggi con MIND arriva al punto di massimo sviluppo. Anche da questo punto di vista MIND rapparesenta un motore di sviluppo per l’intero territorio.
MIND rappresenta un’occasione anche per i comuni della città metropolitana o vede invece il rischio che questi territori possano essere penalizzati a vantaggio del centro?
Fossi un sindaco di un comune della città metropolitana non mi preoccuperei affatto di quest’ultimo ipotetico scenario. Mind è un’occasione irripetibile per valorizzare i comuni come Lainate, ed è fondamentale entrare in quest’ottica, cercando di puntare sul potenziamento dei servizi piuttosto che sulle infrastrutture (autostrade etc..), di cui il territorio è già ricco.